mercoledì 16 febbraio 2011

I pionieri della Pop Art

I disegni si rifanno a pionieri della Pop Art come Roy Lichtenstein e Robert Indiana.



ROY LICHTENSTEIN



Roy Lichtenstein è nato a New York nel 1923 da una famiglia come tante.

Ha cominciato a disegnare e a dipingere per gioco, ritraendo spesso i musicisti jazz che amava ascoltare nei teatri di Harlem.
Si è anche iscritto ad una famosa scuola d’arte, la School of Fine Arts della Ohio State University, dove ha potuto seguire i corsi di arte di un famoso professore.
Nel 1945, dopo la guerra, alla quale aveva partecipato attivamente in Europa, si trasferì a Parigi.
In questo periodo ha dipinto opere prevalentemente geometriche, ispirate al cubismo che aveva sempre ammirato.
Fino al 1951 ha insegnato alla scuola d´arte che aveva frequentato da giovane.
La sua prima mostra personale è stata proprio nell´Ohio.
I suoi dipinti non erano facili da capire: erano un misto tra il cubismo e l´espressionismo, ma poi cominciò a spingersi verso uno stile sempre più libero e senza regole.
Creò, così, “assemblage” di oggetti in legno e quadri espressionisti, scegliendo in genere soggetti americani, come cavalli, cavalieri e indiani.

Image Duplicator, 1963 - il quadro nasce da una tavola disegnata da Jack Kirby per la serie X-Men

Nel 1956, Lichtenstein realizzò una vignetta umoristica quasi per gioco, che riproduceva una banconota da dieci dollari della stessa forma rettangolare di quella vera, come se fosse un falso. Era un segnale indicatore che gli mostrava come sarebbe stata la sua arte futura.


Fu solo nel 1961 che Roy decise che tipo di artista sarebbe stato.

Decise di insersi all´interno della Pop Art, utilizzando le immagini della pubblicità dei prodotti che le persone consumano, scegliendo, per riprodurle, il mondo del fumetto e della tecnica della stampa industriale.


Le immagini dei fumetti più conosciuti vengono ingigantite e modificate da Lichtenstein attraverso la pittura a olio direttamente sulla tela, attraverso una tecnica che, però, rende quella stessa vignetta irriconoscibile fuori dalla sua storia originale.

 Whaaam!, 1963 - Lichtenstein posa davanti al quadro, oggi conservato alla Tate Gallery
Nell´autunno del 1961, così, alcune sue opere vennero presentate in una famosa galleria di New York, dove Lichtenstein farà una mostra personale l´anno successivo e dove incontrerà anche Andy Warhol, il grande ispiratore della Pop Art.
Durante gli anni Sessanta partecipò a tante e importanti esposizioni personali e collettive e, nel frattempo, si dedicò a tempo pieno alla pittura: a New York, a Pasadena, a Parigi, Los Angeles, Torino, e poi Minneapolis, Amsterdam, Londra, Berna e Hannover.
Realizzò, inoltre, sculture di ceramica; paesaggi; dipinti di architetture monumentali e dipinti con immagini degli anni Trenta; fu una produzione molto vasta che sarà esposta in importanti musei americani, come il Los Angeles County Museum, il Salomon R. Guggenheim e il Metropolitan Museum a New York.



Nel 1970 dipinse quattro grandi murali di “pennellate” per l’Università in Germania, e venne nominato membro di un’importante Accademia delle Arti e delle Scienze. Era diventato molto importante.
Negli anni successivi sperimentò nuove tecniche artistiche: fece quadri con illusioni ottiche (Specchi, Trompe-l´oeil) e altre opere surrealiste, futuriste, espressioniste.
Altre mostre che celebravano la sua arte continuarono negli anni Ottanta e Novanta, negli Stati Uniti, in Europa, e in Giappone.

Morì il 29 settembre del 1997 a New York.





http://www.lichtensteinfoundation.org/frames.htm
http://www.artic.edu/aic/collections/exhibitions/Lichtenstein

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